Saint
Academy

"Et proiectus est draco ille magnus, serpens antiquus, qui vocatur Diabolus et Satanas, qui seducit universum orbem; proiectus est in terram, et angeli eius cum illo proiecti sunt."

Apocalypsis Ioannis 12:9

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Academy

"Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù; fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli."

Apocalisse 12:9

Saint
Academy

SATANIC
AND
INFERNAL
NOVICES
TRAINING

ACADEMY

Saint
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Questa storia segue i prompt della lista KinktoberxWhumptober created by wildmageNSFW

Autori

dhiskey

angry, gay, little creature


nodosenoatriale

sad since 1993

Saint
Academy

Ottobre è un mese magico per tutti, che tu sia un demone, una strega o un umano intaglia zucche. Gli studenti della Saint Academy non sono diversi.
Hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre per sancire la loro partecipazione al Ludus Imperii. E’ un sistema di scambio e incremento di energia con radici secolari. Sfide e compiti giornalieri che, se soddisfatti, portano ad un aumento del Vis, l’energia vitale di un demone. Al contrario, fallire comporta una diminuzione di potere e può portare anche alla morte.

I Demoni
La SAINt academy
il ludus imperii

Saint
Academy

Ottobre è un mese magico per tutti, che tu sia un demone, una strega o un umano intaglia zucche. Gli studenti della Saint Academy non sono diversi.
Hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre per sancire la loro partecipazione al Ludus Imperii. E’ un sistema di scambio e incremento di energia con radici secolari. Sfide e compiti giornalieri che, se soddisfatti, portano ad un aumento del Vis, l’energia vitale di un demone. Al contrario, fallire comporta una diminuzione di potere e può portare anche alla morte.

I Demoni

I demoni discendono dagli angeli caduti.
Queste creature sono immortali e fiancheggiano Satana, o Lucifero, nel governo degli inferi.
Coppie o gruppi di essi possono generare una forma di vita unendo e combinando il proprio potere. I demoni generati da tale unione sono creature mortali dotate di un arco di vita di circa mille anni. Tali entità sono dotati di un’energia spirituale chiamata Vis che determina il loro potere e la loro capacità di eseguire incantesimi, rituali, evocazioni.
Sono distinti in elementi di appartenenza: Fuoco , Aria, Terra, Acqua, Tenebre, Ghiaccio.La Qabalah introduce un ulteriore classificazione legata alla natura intrinseca del demone stesso:
Spiriti Rivoltosi, legati alla divinità Moloch.
Spiriti Menzogneri
, guidati da Lucifero e Belzebù
Spiriti Incendiari, retti da Asmodeo.
Spiriti Malvagi
, governati da Nahenia.
Spiriti Violenti, fanno parte dei Malvagi.
Spiriti Anarchici
, fanno parte dei Malvagi.
Spiriti Osceni, ispirati e protetti da Lilith.
Lo spirito di un demone si manifesta durante il compimento di rituali potenti, e sebbene sia legato a tratti della personalità, è sconosciuto alla nascita o in assenza di manifestazioni di potere.La maggior parte della magia permessa ai demoni consiste nella manipolazione degli elementi, nel compimenti di rituali, e nell’apposizione di sigilli che permettono l’esecuzione di magie complesse ed evocazioni. La capacità di compiere magia è strettamente legata all’intensità del Vis del demone.I demoni non ancora maturi sono definiti Novizi. Una volta incontrato il loro pieno potenziale, in base alla loro forza, vengono classificati in demoni Minori e Maggiori.
I demoni Novizi hanno una crescita proporzionata a quella umana fino all’età del pieno sviluppo, dopo di che invecchiano molto lentamente.

La SAINt academy
il ludus imperii

Saint
Academy

Ottobre è un mese magico per tutti, che tu sia un demone, una strega o un umano intaglia zucche. Gli studenti della Saint Academy non sono diversi.
Hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre per sancire la loro partecipazione al Ludus Imperii. E’ un sistema di scambio e incremento di energia con radici secolari. Sfide e compiti giornalieri che, se soddisfatti, portano ad un aumento del Vis, l’energia vitale di un demone. Al contrario, fallire comporta una diminuzione di potere e può portare anche alla morte.

I DemoniLa SAINt academy

La SAINT academy, Satanic And Infernal Novices Training Academy, è un istituto di formazione secolare fondato da Lucifero stesso.
Il suo scopo è quello di istruire i giovani demoni per indurli al raggiungimento del pieno potenziale magico. In questo modo, potranno diventare pedine e attori nel piano per sovvertire l’ordine del paradiso, regno degli angeli. Piano che, tuttavia, sembra tirare particolarmente per le lunghe, nonostante la grande potenza degli inferi e la presenza di demoni devoti e dotati. Si vocifera che, dopotutto, Lucifero si sia abituato a vivere tra terra e inferno. Comunque, nessuno si azzarda a sollevare apertamente la questione.
Angeli e demoni traggono parte della loro energia dalla natura dell’animo umano. Anime pure alimentano il paradiso, al contrario animi corrotti incrementano l’energia degli inferi.
Dunque, queste creature ultraterrene si mescolano agli umani nell’eterna sfida di influenza del genere umano. Per tale motivo la Saint Academy fornisce anche un'educazione umana standard, oltre a quella demoniaca. In questo modo, i demoni possono diventare parte integrante della società umana e corromperla dall’interno.
I demoni novizi vengono educati dall’età di dodici anni finchè non raggiungono il pieno potenziale magico. Se un demone nell’arco di un paio di anni non manifesta nessuna crescita allora la sua istruzione viene interrotta e viene considerato maturo. In base al suo potere, viene classificato in demone Minore o Maggiore.L’accademia è situata sulla terra. I demoni vivono assumendo sembianze umane, in quanto sono forma di vita con intelletto che consuma il minor quantitativo di Vis. Inoltre, abitare gli inferi significa mantenere costantemente la forma demoniaca e prima della maturità è difficile che un demone riesca a manifestarla per tempi prolungati.La SAINT Academy, agli occhi degli umani, non è altro che una scuola privata costosa ed elitaria. Si dice che solo i rampolli di famiglie importanti a livello politico ed economico possano permettersi di frequentarla, e che l’insegnamento sia cucito su misura per ogni alunno. Nessuno si stupisce, di conseguenza, del fatto che la maggior parte dei diplomati all’accademia rivestano poi ruoli importanti nella società.
In questo modo i demoni si assicurano di avere costantemente infiltrati nelle fila di chi detiene il maggior controllo politico ed economico.
Dopotutto, si sa, potere e denaro rendono gli umani deboli e facilmente corruttibili.

il ludus imperii

Saint
Academy

Ottobre è un mese magico per tutti, che tu sia un demone, una strega o un umano intaglia zucche. Gli studenti della Saint Academy non sono diversi.
Hanno tempo fino alla mezzanotte del 30 settembre per sancire la loro partecipazione al Ludus Imperii. E’ un sistema di scambio e incremento di energia con radici secolari. Sfide e compiti giornalieri che, se soddisfatti, portano ad un aumento del Vis, l’energia vitale di un demone. Al contrario, fallire comporta una diminuzione di potere e può portare anche alla morte.

I Demoni
La SAINt academy
il ludus imperii

Il Ludus Imperii è un gioco che si svolge tra i membri della SAINT Academy ad Ottobre. Ha inizio allo scoccare del 1° del mese fino alla mezzanotte del 31.
E’ un’attività che si basa su un contratto magico in cui i partecipanti accettano di scambiare energia vitale, o meglio Vis.
L’evento non è ufficialmente sponsorizzato dalla scuola ma di fatto gode del supporto e incoraggiamento di tutto il corpo docenti.
Ogni anno, un comitato di professori e studenti scelti da vita ad un sigillo congiunto che genera e amplifica energia e che si connette a tutti i partecipanti nel momento dell’inizio del gioco. Gli studenti che scelgono di prendere parte al Ludus accettano un contratto vincolante che non può essere recesso fino alla fine dell’evento.Ogni giorno, alla mezzanotte, gli studenti vengono notificati con un tema. Questo deve essere soddisfatto nell’arco delle ventiquattro ore. Alla fine del tempo disponibile, i partecipanti ricevono uno score, il cui conteggio è mostrato nelle rune presenti nel sigillo di partecipazione al Ludus. Se il tema viene soddisfatto c’è un incremento del punteggioi. Al contrario se ci si astiene o si fallisce il tema del giorno, vengono sottratti dei punti. Lo score assegnato è direttamente proporzionale alle emozioni che si sprigionano durante il soddisfacimento del tema, in particolare dolore e piacere.La partecipazione in gruppo è consigliata. I membri condividono il punteggio del Ludus e beneficiano di tutte le azioni e le emozioni provate dal gruppo.I temi del gioco possono essere soddisfatti in qualsiasi modo si creda attinente. Più il loro sviluppo è complesso e l’impatto emotivo è alto, allora maggior punteggio verrà concesso alla squadra o al singolo.Alla fine del Ludus Imperii si tiene una cerimonia in cui i partecipanti ricevono, o in caso di punteggio negativo, cedono Vis. Il gruppo o singolo con il punteggio più alto riceve un ulteriore quantitativo di energia.Anticamente le prove del Ludus erano atti volti a dimostrare abilità, coraggio, potere, nell’ultimo secolo le tematiche hanno assunto una connotazione più...sessuale, e nessuno si è lamentato.

Saint
Academy

Akriel

età: 30
altezza: 1.95 m
occhi: azzurri
capelli: biondi
tipo demone: Ghiaccio, Malvagio

Dicono di Akriel:
“Akriel é un fottuto stronzo ma sa il fatto suo.” - Scar
“… É ok.” - Kage
“Bel cazzo, personalità orribile” - Piros
“É il più forte dell’Accademia e mio fratello!” - Mihr

Personalità

abilità
demoniache


L’alba si affaccia pallida. Rimbalza contro il vetro della finestra e si rifrange sul pavimento.
Un raggio di luce fioca si allunga fino alla testiera del letto. Il viso di Akriel è investito da quell’accenno di mattino. Le ciglia chiarissime brillano sotto la carezza del sole.
Il ragazzo si gratta il dorso del naso. Assonnato, scherma la luce con il palmo della mano. Gli occhi si aprono pigri, azzurri e limpidi come il cielo d’estate. Se servissero ulteriori conferme che i demoni discendono dagli angeli, il suo aspetto ne sarebbe la prova.Il suo sguardo incontra il corpicino di Mihr rannicchiato nel letto dall’altro capo della stanza.
La luce non lo ha ancora raggiunto, sta immobile, respirando erratico nella penombra.
Indifeso, debole, fragile, tutti aggettivi che gli si addicono. Aggettivi per cui Akriel aveva sempre e solo provato disprezzo. Dopotutto, lui non li ha mai provati sulla sua pelle. Vincente in ogni aspetto dell'esistenza, il più promettente fra i figli di Satana, destinato all’immortalità. Non conosce il sapore amaro del fallimento e neanche quello acre e dolciastro dell’umiliazione. A lui è noto solo il proprio successo, l’ammirazione e l’invidia altrui.Si mette a sedere senza far rumore. Si alza trascinandosi il lenzuolo e mette in fila passi nudi per raggiungere il letto del fratello.Mihr sonnecchia piano. I lineamenti delicati sono distesi e profondi. La bocca rosata è schiusa e bavata. La morte potrebbe sorprenderlo in quello stesso istante e lui cesserebbe di vivere senza neanche rendersene conto.La sua esistenza è un disonore per la famiglia, generato da magie antiche e potenti eppure così incapace e inetto. Se adesso Akriel gli spezzasse il collo, tutte le sofferenze della vita patetica a cui è destinato sarebbero risparmiate. Non ci riesce però.Sfiora la pelle rosata del volto di Mihr, è ancora soffice ed infantile. Akriel non ricorda il momento in cui i tratti di quel viso sono diventati la sua debolezza. Forse suo fratello aveva solo cinque anni quando ha sentito i lombi in fiamme e l’urgenza lancinante di unirsi a quel corpo innocente.Mihr non si sveglia neanche quando Akriel traccia il suo corpo con i polpastrelli. Solletica e saggia, con le mani grandi, la canottiera rosa trasparente indossata dal ragazzino. L'aveva scelta appositamente per lui, quel colore dona alla carnagione di suo fratello.Akriel solleva la stoffa della canotta, calzata nei pantaloncini abbinati. Gli scopre la pancia marchiata da molteplici sigilli, i suoi. Mihr non è più di se stesso. Appartiene a suo fratello ed giusto così, perchè senza di lui sarebbe già morto.Il demone più grande si morde la bocca. Si è appena disfatto della nebbia del sonno e già sente il fuoco crepitargli nella pancia; e dire che il suo elemento caratterizzante è il ghiaccio. Forse, a pensarci bene, è proprio l’affinità giusta perchè il desiderio che prova brucia di sicuro più delle fiamme.Con un gesto veloce e brusco afferra un pugno di capelli dorati, sollevando la testa di suo fratello. Mihr protesta, svegliato dal gesto sgraziato e doloroso. Akriel lo guarda dall’alto, bellissimo e inclemente. Gli occhi del piccolo sono ancora pieni dei sogni che non ricorderà. Lacrimano e brillano, piccati per quel trattamento violento. Akriel rafforza la presa sui suoi ciuffi e lo spinge contro il proprio inguine. La stoffa dei pantaloni è tesa e, grossolana, cela la prepotente erezione.“Buongiorno troietta, devo ricordarti i tuoi doveri mattutini?”


Scar

età: 28
altezza: 1.90 m
tipo demone: Terra, Anarchico

Dicono di Scar:
“Non vedo l’ora di scoprire chi è davvero il più forte, quando sarà libero dal sigillo di suo padre” - Akriel
“Non voglio essere tra i suoi nemici quando romperà il fottuto sigillo.” - Kage
♡ ♡ ♡- Piros
“Fa sempre finta di non conoscermi, ma almeno non sono io quello che non riesce a procurarsi Vis da solo.” - Mihr

Personalità

abilità
demoniache


Qualcuno bussa alla porta e Scar emette un sospiro di sollievo. Finalmente una scusa per abbandonare una delle letture più contorte e noiose della storia degli inferi.Piega un angolo della pagina, chiudendo “Alchimia: scambi equivalenti” e lasciandolo sul letto sfatto. Il tomo solleva una piccola nuvoletta di polvere all’atterraggio, a testimoniare quanto poco venga sfogliato e letto.Apre la porta della stanza che condivide con Piros, aspettandosi di trovare quest’ultimo sull’uscio, ma gli si para davanti il sorriso strafottente di Kage.«Ehi.» Mormora svogliato, infastidito dal pensiero che con molta probabilità Piros farà tardi anche questa volta.«Dov’è il pel di carota? Gli devo parlare.»«Non si saluta?» Scar non vorrebbe suonare così scocciato, ma è più forte di lui. È una giornata decisamente no.«C-ciao, Scar.»Ah, quell’espressione di timore reverenziale lo disturba quanto lo lusinga. Le lentiggini di Kage sono ipnotiche quando vengono messe in risalto dal rossore sul suo volto.«Meglio. Comunque non c’è.» Il suo tono è un po’ più morbido.«E dov’è?»«Ti sembro la sua balia?»Kage ridacchia e scrolla le spalle. Scar vorrebbe strappargliele a morsi quelle lentiggini, ora, ma si impone la calma. Dopotutto è una delle sue virtù migliori.«Ho capito, potrebbe essere nel letto di chiunque. Non lo troverò mai.»«Levati di torno, ho da fare.» Lo apostrofa autoritario Scar, desideroso di porre fine a quella conversazione insulsa.Kage lo guarda e sembra sul punto di fare un’altra battutina. Basta inarcare un sopracciglio per vederlo deglutire e allontanarsi frettolosamente.Scar richiude la porta e torna alla sua lettura.Quando viene svegliato dal frusciare delle lenzuola accanto a sé guarda l’orologio sul comodino: le 3:00 am.«Torni sempre più tardi.»Piros si struscia contro il suo fianco, trovando posto nell’incavo tra busto e braccio. La sua pelle è liscia e calda, emana Vis in modo quasi palpabile e Scar ne gusta il sapore mentre l’energia fluisce dall’uno all’altro grazie al sigillo di condivisione che Piros stesso gli ha impresso anni fa.«Non fare il geloso.» Scherza il succubus.«Non lo sono.» E di solito non è nemmeno bugiardo, ma a quanto pare…«Kage ti cercava, prima.» Cambia discorso, prima di addentrarsi in riflessioni che lo fanno sentire un idiota di prima categoria.«Non mi importa di Kage, voglio sapere perché hai il muso lungo.»«Perché mi hai svegliato nel cuore della notte, forse?!»«Scar…»Il demone sbuffa, guardando il soffitto. «Hai presente il libro sull’alchimia?» Piros annuisce. «Un altro buco nell’acqua.»«Che ti aspettavi da un volume scritto tremila anni fa?»«Niente.» La parola esce quasi come un ringhio dalle labbra di Scar. È stufo di vivere col sigillo di suo padre che gli dimezza i poteri e invalida la sua capacità di immagazzinare Vis. È stufo di sottrarre quest’ultima a Piros, come un parassita.«Troveremo qualcosa che funzioni, ne sono certo. Siamo tra i più intelligenti della scuola, dopotutto.»Scar annuisce poco convinto, stringendosi contro il corpo magro e flessuoso di Piros.Un piccolo gemito accompagna l’odore dolce di pesca che si diffonde nell’aria. Il corpo di Scar risponde a quella fragranza in modo immediato e prepotente.«Non ne hai ancora abbastanza?» Grugnisce, mentre Piros si arrampica sul suo corpo per cavalcarlo.«Di te, mai.»


Kage

età: 25
altezza: 1.70 m
tipo demone: Tenebre, Menzognero

Dicono di Kage:
“Una bellezza rara, sorprendentemente obbediente.” - Akriel
“Bugiardo, permaloso, arrogante… ma è un bravo ragazzo.” - Scar
“È un buon amico anche se cerca di allontanare le persone.” - Piros
“È arrabbiato perché prima era il compagno di stanza di Akri e ora ci sono io. Che sfigato.” - Mihr

Personalità

abilità
demoniache


L’ombra lo avvolge, densa e statica. Avere gli occhi chiusi o aperti non fa alcuna differenza quando Kage si trova nella sua dimensione fatta solo di silenzio e oscurità. Non è la vista a guidarlo, bensì l’ombra stessa, tiranna e alleata al tempo stesso.L’ombra lo abbraccia, gli fa dimenticare il motivo per cui è scomparso nel suo personale buco nero. Non vuole pensarci e le tenebre si intrufolano impalpabili nei solchi sella sua corteccia cerebrale, graffiando, sporcando, consumando.Kage inspira a fondo, aria malsana e priva di ossigeno, letale per chiunque non sia un demone delle tenebre. Ha fantasticato diverse volte sul trascinare Akriel nel vuoto, vederlo agonizzare e soffocare, ma mai come oggi quel desiderio scalpita prepotente nel suo petto d’inchiostro.Akriel non si farebbe mai cogliere alla sprovvista, non da lui. È troppo potente, troppo astuto. Gli stessi motivi per cui Kage non riesce veramente ad odiarlo e maledirlo come vorrebbe.Sospira.È ora di lasciare il nulla e tornare alla realtà.La camera non è buia come l’ha lasciata, ma invasa di luce. Il sole la invade di prepotenza, finestre spalancate e persiane aperte. Si deve coprire gli occhi con un braccio, i bagliori riflessi sulle superfici sono intollerabili.«Ops, dimentico sempre che sei sensibile alla luce.»La voce di Akriel è seria, ma si percepisce comunque il sarcasmo. Kage sbuffa e impreca, arrancando verso la finestra più vicina ad occhi chiusi. Non gli chiederà aiuto, l’ultima cosa che vuole è mostrarsi in difficoltà davanti a lui, debole.«Che ci fai qui?» Domanda brusco, mentre litiga con le persiane della seconda finestra.«Mi accerto che ti sia passata la voglia di fare scenate.»Kage si volta di scatto. Ormai nella stanza c’è abbastanza penombra da non doversi più parare gli occhi, così gli scocca un’occhiata pungente e risentita.«Non avrei fatto alcuna scenata se mi avessi detto che da quest’anno dividi la camera con quello scarto di tuo fratello prima che lo scoprissi da solo!»Akriel si alza e lo raggiunge prima che Kage possa registrare il movimento. Si ritrova con la schiena inarcata, un braccio torto dietro le spalle e la mano di Akriel che gli stringe il collo togliendogli quasi il respiro.«Occhio a come parli,» lo ammonisce quest’ultimo da dietro le sue spalle. La presa sul collo si fa più stretta, strappandogli un rantolo strozzato.«Non sono tenuto a informarti di nulla. Da quest’anno non saremo più compagni di stanza perché c’è Mihr, ho deciso così.» Continua, fissandolo negli occhi dall’alto. «Vedi di fartene una ragione o potrei incazzarmi. E già sono sulla buona strada dopo quella scena pietosa nel corridoio, stamattina.»Quando lo lascia andare, Kage muove un paio di passi traballanti in avanti, le mani al collo e il respiro fischiante e frenetico.Akriel sorride, mettendosi a sedere sul letto intonso del suo nuovo compagno di stanza.«Come si chiama questo?»«B-Bijela, demone del ghiaccio… s-spirito anarchico, credo…» la voce di Kage è roca e graffiante, la gola brucia ad ogni passaggio dell’aria.Akriel ridacchia. «Che bravo, hai fatto i compiti. Ora vieni qui e fatti scopare sul letto del tuo nuovo amichetto, che ne dici?»Kage vorrebbe per lo meno esitare, far rispettare il proprio scontento, ma la verità è che non è mai stato in grado di dire di no ad Akriel, soprattutto quando il desiderio prende il controllo di ogni suo pensiero, ogni briciolo di forza di volontà.Mentre lo raggiunge, realizza di sentirsi sollevato.Non lo vorrà più come compagno di stanza, ma almeno non si è stufato di lui. Meglio di niente, in fondo.


Piros

età: 21
altezza: 1.52 m
tipo demone: Fuoco, Osceno

Dicono di Piros:
“Una porcellana bellissima. Vorrei proprio sentire il rumore che fa quando si rompe.” - Akriel
“Quella piccola peste… splende più del sole, e se questo significa che mi scotterò standogli vicino, così sia. Non lo lascerò mai.” - Scar
“Per una sanguisuga, sa scopare.” - Kage
“Puttana. E puzza.” - Mihr

Personalità

abilità
demoniache


«Può stare un po’ attento? Mi finisce la cenere sui capelli!» Protesta Piros, scuotendo la testa.«Colpa della tua bocca abile, piccolo.» Risponde Lyar con un sogghigno a fior di labbra, allontanando la mano che regge mollemente la sigaretta accesa. Una scia sinuosa di fumo segue quel gesto.Piros cede facilmente alle lusinghe, sono il suo punto debole. «Le piace?»«Oh, sì…»Nonostante siano entrambi succubus, e quindi non ci sia Vis da guadagnare tramite il sesso, piace a entrambi passare del tempo insieme di tanto in tanto. Lyar è davvero bello: alto, lunghi capelli scuri, iridi rossastre, bocca sensuale; in più è un insegnate della SAINT Academy, quindi qualcuno da cui Piros può solo imparare.«Sai,» esordisce Lyar dopo che Piros ha ripreso a leccare la sua erezione, «mi ricordi un umano con cui sono stato anni fa. Rosso di capelli, lentiggini, culo sodo. Era la sua prima volta e, per Lucifero, la sua verginità mi ha fornito Vis da vendere.»«Scommetto che non era bravo a fare i pompini come me, se era la sua prima volta.» Commenta tagliente Piros, trovando il modo di parlare senza staccare le labbra dal sesso dell’insegnante.«No, ma gli umani sono diversi. Lo scoprirai un giorno.»A quelle parole Piros si ferma, sedendosi sui talloni e sollevando il capo per rivolgere uno sguardo incuriosito a Lyar.«Fare sesso con loro fa guadagnare più Vis?»«Molta di più.» Gli risponde l’insegnante con le labbra piegate in un sorriso che sembra perenne.«E poi? Che altro?»«Te l’ho detto, lo scoprirai da te. Non essere impaziente.»Piros annuisce e ritorna a succhiare.Il resto della giornata passa abbastanza veloce, e dopo la fine delle lezioni Piros si reca in biblioteca come ogni pomeriggio per studiare insieme a Scar. Lo trova al loro tavolo consueto, nell’angolo in fondo a destra vicino alla finestra che si affaccia sul cortile.Non alza gli occhi dal libro che sta leggendo, quando gli si siede accanto.«Ho una domanda.» Gli dice a bassa voce, colpendolo piano col gomito per catturare la sua attenzione.«Mmh.»«Hai mai incontrato un umano?» Lo chiede con circospezione, guardandosi prima attorno per essere sicuro che nessuno li senta. Per gli studenti è vietato entrare in contatto con i terrestri, dopotutto. Ma sono pur sempre demoni, e le regole sono fatte per essere infrante.Scar lo guarda attraverso una fessura tra le palpebre, il graffio cicatrizzato sul lato destro della faccia in bella vista.«Che cazzo di domanda è? Ne hai in mente una delle tue?» Sibila.«Non ho in mente nulla, rilassati. È che Lyar mi ha detto che gli umani danno più Vis, così-»«No. Scordatelo.»Piros odia quando Scar fa il testardo a questo modo. Lui vuole cercare di aiutarlo a spezzare il sigillo che lo indebolisce e riceve in cambio solo sbuffi e dinieghi.«Si rischia l’espulsione per cose del genere. Non posso permettertelo.»Piros solleva entrambe le mani in segno di resa.«Sai, a volte ti farebbe bene essere un po’ egoista.»«Sono un demone, sono nato egoista.»«Hai capito cosa intendo.»Scar lo ignora e torna a leggere il suo libro.


Mihr

età: 12
altezza: 1.40 m
tipo demone: Aria, sconosciuto

Dicono di Mihr:
“Patetico” - Akriel
“Chi?” - Scar
“Spreco di ossigeno.” - Kage
“Vorrei mangiarmelo!” - Piros

Personalità

abilità
demoniache


Icaro, uno sciocco. Volare sempre più in alto sfidando il sole, con quelle ali ridicole.
Mihr, però, non può che simpatizzare. Darebbe la vita per ricongiungersi con il suo elemento, aria. Non può sconfiggere le febbre di volare, il desiderio di librarsi libero.
Lui possiede un paio di ali vere, peccato che sia rotto, un demone difettoso.
La sua magia è insignificante e le sue ali non spuntano a comando, come invece riesce a suo fratello.
Mihr scala a mani nude la guglia sull’ala ovest dell'accademia, è sciocco tanto quanto Icaro.Quando raggiunge la sommità ha le mani insanguinate. I capelli biondi sono madidi di sudore e raccolti in ciocche contro la fronte. L’aria abbraccia il suo corpo bagnato e tremante. L’adrenalina scorre come un veleno. Irretisce il senso del pericolo e lo spinge a mettersi in piedi sul punto più alto del pinnacolo. Le mani piccole si aggrappano alla croce rovesciata in metallo. Ondeggia pericolosamente sotto una folata violenta.Mihr ha le labbra viola per il freddo e lo sforzo. L’aria gli strappa le lacrime dagli occhi.
Sorride, folle e testardo. Fanculo la scuola, fanculo Akriel e fanculo Satana, suo padre. Dimostrerà a tutti che non è né indegno, né patetico.
Il tempo di un respiro e i polpastrelli allentano la presa sulla struttura in ferro. Se fosse un umano basterebbero 4,5 secondi per sfracellarsi al suolo con una velocità di 40 km/h. Ma Mihr, per quanto debole, è comunque un demone d’aria. Il vento lo avvolge e lo risucchia, lo coccola mentre cade. Non basterà per impedirgli di schiantarsi, la sua magia non è abbastanza potente per ricondurlo illeso al suolo.L’istinto di autoconservazione però è una forza primaria che prevale anche nei deboli.
Mihr lo sa bene, è l’unico modo che conosce per farsi spuntare le ali.
Il suo corpo si scalda come un tizzone rovente e un dolore lancinante gli spezza la schiena.
E’ assordante, nel vento, il suono esplosivo di ossa rotte e carne lacerata. Mihr urla mentre dalla sua schiena si spiegano un paio di appendici piumate grondanti di sangue.
Le ali si aprono, arrugginite, correggendo la traiettoria di volo a pochi centimetri dal suolo.
Le ginocchia del ragazzino grattugiano l’asfalto del vialetto.
Un gruppetto di studenti si allontana colto alla sprovvista. Molti si lamentano a voce alta, sono coperti del sangue schizzato dallo sbattere d’ali. Occhi pieni di stupore, curiosità, divertimento accompagnano Mihr nella sua risalita impacciata verso il cielo.
Boccheggia per il dolore mentre il suo corpo smembrato viene letteralmente trascinato verso l’alto. La sofferenza lancinante, che si rinnova ad ogni battito d’ali, lo tiene cosciente.
I sigilli sulla sua pelle, apposti da suo fratello per affermare dominio e controllo, bruciano e vibrano, scavandogli la pelle. Akriel non sarà felice.
Ma a Mihr tutto questo non importa. Sorride e, anche se potrebbe morire dissanguato, non importa perchè sta volando.Leggi di più...



“Smettila di fare il prezioso. Non è che sei l’unico ad avere il cazzo in questa scuola…”Akriel sta per ribattere alle parole irriverenti di Kage, quando sente qualcosa bagnargli la guancia. Si porta le dita contro la pelle e si tingono di rosso vivo.
Gocce di sangue in caduta libera dal cielo sono un fenomeno inusuale anche per i demoni.
Alza gli occhi verso l’alto e ciò che vede non gli piace per nulla.
Sotto lo sguardo attonito dell’altro ragazzo, spiega le proprie ali con disinvoltura. Sembra brillare mentre si alza in volo, maestoso.
Impreca mentre sbatte le ali nel frenetico inseguimento del disastro volante appena avvistato. Non ha nessun dubbio che si tratti di quella piccola merda di suo fratello, Mihr.
E’ entrato a scuola da tre settimane e sta già creando scompiglio con il suo essere patetico e bisognoso d’attenzioni. Oh beh, gliela farà pagare.
Raggiunge il ragazzino in pochi secondi. Il piccolo riesce a malapena a volare con il corpo così profondamente ferito. Quando Mihr si accorge della presenza di suo fratello tenta di sfuggire ma Akriel lo placca da dietro mettendogli un braccio intorno al collo.Mihr agita le ali come un forsennato ma il più grande gli preme l’avambraccio contro la trachea. “Se non stai fermo ti strappo queste ali da cherubino disgustoso.”Suo fratello sa bene che Akriel ne sarebbe pienamente capace, continua a sbatterle debolmente solo per mantenersi a mezz’aria.“Ora atterriamo e ti porto in infermeria.” dice il più grande allentando la presa sul collo.“Voglio volare ancora…”
“Stai morendo dissanguato.”
“Non mi importa.”
Akriel abbraccia il corpo di suo fratello afferrandolo dall’inguine e circondandolo da sopra una spalla.“Non sbattere le ali, volo per entrambi.”Il ragazzo più grande, tenendo stretto il fratello, si da una spinta verso l’alto.“Vedo che i sigilli che ti ho messo non sono bastati ad impedirti di fare cose stupide.”Akriel sente il petto bagnarsi del sangue di suo fratello. Deve fare in fretta. Inarca la schiena e inverte la direzione, lanciandosi in picchiata verso la scuola.“Scommetto che sei eccitato piccolo schifoso. Ferito a morte e in volo, non sono le tue cose preferite?”La mano si sposta esplicita sul sesso del più piccolo. L’erezione che nasconde nei calzoncini corti è appena accennata, ma c’è e tende la stoffa. Mihr geme mentre cadono a testa in giù verso terra, il vento fa fischiare le orecchie ad entrambi.Akriel respira compiaciuto e l’aria sa del sangue di cui, ormai, sono ricoperti entrambi.
Un istante prima di spiegare le ali per planare, gli soffia in un orecchio: “Mi hai fatto saltare un pompino, sappi che dovrai farti perdonare.”
-
Piros accende ad intermittenza una candela consumata contro la superficie del tavolo da picnic. Si arriccia annoiato una ciocca di capelli rossi e, con la bocca, gonfia una bolla fatta di chewing gum.
“Piant..”
Le parole muoiono nella bocca del ragazzone dai capelli scuri seduto con Piros al tavolo, Scar.
Akriel è un piantagrane ma vederlo ricoperto di sangue è comunque abbastanza raro.
I due si voltano a guardare il ragazzo camminare attraverso il giardino verso l’ingresso dell’infermeria. Lascia una chiara scia di sangue dietro di sé. Ritrae le proprie ali imponenti con semplicità e si carica su una spalla un corpicino inerme avvolto da piume scarlatte.
“Che cazzo ha fatto al fratellino!” esclama Piros scattando in piedi. La fiammella della candela divampa allungandosi minacciosa.“Se li conosco bene, scommetto che è stato quel moccioso a cacciarsi nei guai.”Mihr sembra innocuo ma è fastidioso, imprevedibile e per di più Akriel se lo porta a presso come un animaletto domestico. Piros deve ancora imparare quanto possa essere irritante quel moccioso.
Scar torna al proprio libro, infastidito dal trambusto creatosi tra gli altri studenti.
Akriel ha una discreta cerchia di ammiratori irritanti. Se c’è qualcosa che Scar odia sono proprio le idolatrie. La cosa può sembrare strana detto da uno iscritto ad una scuola devota al culto del suo creatore, Satana, ma la verità è che non ha mai avuto una scelta.“Sono dei coglioni.”
Kage si siede al loro tavolo lanciando la propria borsa di tela senza riguardi.
La sua presenza soffoca l’ossigeno per un istante e la fiamma della candela si esaurisce, intimidita. Ha il viso sporco di sangue e, dopo un'attenta occhiata, anche i suoi abiti scuri sono macchiati.
Scar gli rivolge un sorriso accennato come saluto.
Piros annuisce, non può che concordare con l’amico. Con fare eccentrico si sporge per cercare un bacio dal ragazzo appena arrivato. Kage lo ignora e si volta serio verso Scar.
“Il Ludus inizia fra meno di un mese, non mi sembra proprio il caso di attirare l’attenzione facendo piovere sangue su tutta la fottuta scuola. Vedi di parlare con Akriel.”